giovedì 8 marzo 2012

Castelfranco. Un profilo storico

Dedico oggi una prima pagina alla città che ha dato i natali al Giorgione, in cui vi illustrerò, in breve, la storia di questa cittadina del trevigiano.

L’antica città murata trova le origini intorno alla fine del XII secolo quando venne eretta, presso il fiume Muson sopra un originario terrapieno, la cinta muraria  che conserva tutt’oggi, quasi integralmente, l’odierno perimetro con le quattro torri angolari e altre due poste l’una verso est (la Torre civica) e l’altra verso sud (detta dei Morti) ora impiegata come campanile. La città, fin da subito, beneficò di uno statuto “franco”, libero da imposte anche per favorirne il popolamento.  Data l’importante posizione che ricopriva, Castelfranco divenne centro di commerci, punto focale delle vie economiche tra Venezia, le Fiandre,la Germania e l’Italia Occidentale.

La struttura muraria alta circa 17 metri e spessa 1,70m, completata intorno al 1195, fu eretta dal comune medievale di Treviso allo scopo di difendere la pianura circostante dalle incursioni dei nemici padovani e vicentini. Le prime strutture ad essere innalzate furono le 4 torri angolari. La cinta muraria fu poi dotata di due porte: una detta di “Treviso” (verso est) l’altra di “Cittadella”, verso ovest, ma anche di due accessi pedonali a sud e a nord. Tra il 1246 e il 1259 la città subì le prepotenze del governo tirannico di Ezzelino III da Romano il quale intensificò l’aspetto difensivo di Castelfranco costruendovi due linee di cinta muraria. Il castello fu poi munito ulteriormente da una Torre Civica, eretta a protezione di porta Treviso dentro la quale si notano ancora i simboli affrescati di alcuni carri, memoria questa del breve periodo di dominazione Carrarese tra il 1380-88.

La città era retta da due consoli che governavano Orologio posto sulla Torre Civicain vece del podestà di Treviso e che gestivano per lo più i compiti giuridici. A quei tempi, entro le mura, mancava un’ organizzazione urbanistica  degli spazi tanto che non vi era una piazza e gli edifici, in maniera disordinata, si allineavano lungo la via principale.  Dopo la breve parentesi degli Ezzelini la città fu ripresa dai trevigiani e nè seguì le sorti, quando nel 1339 (24 gennaio), passò sotto il controllo diretto del Serenissimo governo di Venezia che ne fece sede di una podesteria.  Questa fu, nel corso della storia veneta, sede contesa da diversi membri del Senato e da alcuni fedelissimi generali dello Stato Veneziano. Durante la guerra di Cambrai (1509-17), le mura si dimostrarono incapaci di reggere agli attacchi dell’artiglieria nemica e, in diversi punti, si registrarono numerosi crolli; inevitabilmente la città fu preda dell’esercito della lega che lo governò per alcuni anni. Dopo la ripresa veneziana la città venne ricostruita e confermata nel suo ruolo di città commerciale divenendo, specialmente nel’700, città d’arte che accolse importanti uomini di scienza e di musica . e di cultura  e fu sede di un importante teatro accademico.  Nel 1797 passò al regno d’Austria assieme a tutto lo Stato Veneto del quale nè seguì inevitabilmente le sorti fino all’unità d’Italia.

Nessun commento:

Posta un commento